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Il naufragio degli uomini di marmo di Manfredonia

   Oltre un decennio fa i cittadini di Manfredonia si impossessarono per settimane della piazza, chiedendo la chiusura immediata del petrolchimico accusato di alto inquinamento: fu un autentica rivolta, forse la prima in assoluto in difesa dell' ambiente.Quegli avvenimenti adesso fanno da sfondo al romanzo Visioni di un naufrago. L' autore, Italo Magno, figlio dell'ex sindaco comunista di Manfredonia Michele Magno e anch'egli a suo tempo militante della sinistra, partecipò attivamente alla sollevazione popolare. E luoghi e personaggi sono riconoscibilissimi anche se mai chiamati con il proprio nome.
   La storia è quella di Luca, un operaio che ha sempre difeso la fabbrica inquinatrice, a costo di nascondere la verità ai concittadini. Come l'Uomo di marmo di Andrzej Wajda ha creduto di compiere così il proprio dovere di militante operaio. Egli è il frutto di quella convergenza di interessi, di cui anche a Manfredonia si ebbe prova,fra capitalismo senza scrupoli e lavoratori organizzati. Una complicità basata anche sul senso di appartenenza alla fabbrica, sentita come traguardo sociale e status symbol in una città economicamente depressa.Il rispetto della natura poteva aspettare. Ma la natura vuole la sua nèmesi, che è terribile: Luca si ammala di cancro,proprio a causa dei troppi veleni assorbiti. E le sue sicurezze,i suoi valori progressisti naufragano (di qui il titolo).
    Ma quella storico-sociale è soprattutto un'occasione per montare un gioco letterario sofisticato. Nel romanzo ci sono due voci narranti: quella principale, più estetizzante, e quella di Luca, che irrompe nelle pagine chiedendo al suo biografo maggior realismo. Il confronto fra i due rappresenta chiaramente il dissidio esistenziale. Il racconto è frammentato,composto da flashback che si rincorro "come onde del mare" dice l'autore."Non è una storia sequenziale. La definirei modulare: salto da un'immagine all'altra, come fanno i ragazzi con le icone sui computer. Non ho scritto pensando ad un pubblico giovanile però il libro è senz'altro vicino ai gusti e alle abitudini dei giovani". Sarà questo il motivo per cui il volume, almeno per il momento, esce per i tipi della Garzanti Scuola.

Claudio Gabaldi


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